Un’esplosione cosmica sta per deflagrare nella sala centrale dell’ex-GAM di Bologna: si tratta della performance Tunguska Event, History Marches on a Table dell’artista russo Vadim Zakharov che per tre giorni andrà in scena, in anteprima assoluta per l’Italia, come progetto speciale dell’edizione 2018 di ART CITY Bologna.
In occasione del centenario della Rivoluzione Russa, delle mostre in corso al MAMbo (Revolutija sulle avanguardie russe del primo Novecento) e a Villa delle Rose (It’s OK to change your mind! sulle ultime generazione di artisti russi contemporanei), la performance di Zakharov rappresenta un punto di congiunzione ideale per il programma culturale offerto dalla città.
Partendo dal testo dello scrittore Stephen Fry Incomplete & Utter History of Classical Music, l’opera racconta i fatti accaduti tra il 1904 e il 1917 coinvolgendo storia, politica, musica, teatro e arte. Seduto intorno ad un lungo palco allestito come un tavolo da pranzo imbandito, sul quale gli attori marciano, danzando e recitando in questo viaggio 3D indietro nel tempo, il pubblico assiste ad un’esplosione culturale generata dalla collisione di eventi storici e culturali insoliti e imprevedibili. Per descrivere questo fenomeno, l’artista si affida alla metafora di un evento realmente accaduto: l’esplosione di un meteorite caduto nel 1908 sulla località siberiana di Tunguska, considerato il più importante evento esplosivo naturale registrato nella storia recente.
Il racconto della performance prende l’avvio dal 1904 con l’annuncio dell’ingresso in guerra di Russia e Giappone, la produzione della prima auto Rolls-Royce, la prima trasmissione radio di musica in Austria e la morte di Anton Cechov. Al racconto del grande scrittore russo La signora con il cagnolino fa riferimento una ballerina che attraversa il palcoscenico sulle punte, al guinzaglio un uomo con una maschera da cane. Nella rappresentazione degli anni successivi, protagonisti, eventi, anni e pietre miliari si intrecciano in una sfilata di ricordi, accompagnati da musica e proiezioni: Oscar Wilde, Ibsen, Wagner, Stravinsky, Delius, Proust, Vaughan Williams, il balletto Daphnis et Chloé di Maurice Ravel, riproposto con una sequenza danzata, e la nascita del movimento artistico Dada.
Vadim Zakharov è nato a Dushanbe, Tagikistan, nel 1959. Vive e lavora a Berlino.
Ha fatto parte del cosiddetto Concettualismo Moscovita e del movimento anarchico Apt-Art, che metteva in scena “anti-mostre” in appartamenti privati e spazi aperti a Mosca nei primi anni ’80. Le attività di questi praticanti clandestini furono seguite dal KGB e Zakharov ebbe numerosi autoritratti nudi confiscati per presunta pornografia e omosessualità. “Eravamo in una gabbia ma allo stesso tempo eravamo totalmente liberi. Ora è di nuovo uno zoo”, ha dichiarato.
In Occidente è conosciuto principalmente per la sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 2013, con l’opera Danaë, una rivisitazione del mito greco di Danaë che, nella visione dell’artista allestita nel Padiglione della Russia, diventa una meditazione su capitalismo ed etica contemporanea.
Orari repliche:
venerdì 2 e sabato 3 febbraio h 19.00
domenica 4 febbraio h 17.00
Ingresso: gratuito con coupon ritirabile dalle h 10.00 di giovedì 1 febbraio 2018 presso la reception di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (via Don Minzoni 14, Bologna), max 2 coupon per ogni persona. Ogni coupon è valido per 1 persona solo per la data indicata.
Si richiede la massima puntualità, in caso di ritardo il posto verrà ceduto al pubblico in lista d’attesa.
La performance ha una durata di 45 minuti e non prevede pause.
Progetto speciale ART CITY Bologna 2018
Promosso da Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Con il supporto di V-A-C Foundation e BolognaFiere
Data
Dal: 2018-02-02 00:00:00
Al: 2018-02-04 00:00:00