La Torre Asinelli che sembra ruotare su se stessa, il mondo sospeso di una giostra in corsa, una saracinesca che si alza (o si abbassa) all’improvviso. Attimi inscritti su vecchie pellicole cinematografiche che ancora si lasciano svolgere dalle nostre mani svelando la loro "verità", fotogramma dopo fotogramma.
STREET/FRAMES è l’intervento ideato e curato da Home Movies + Giuseppe De Mattia per la sesta edizione di ART CITY Bologna che, attraverso la dilatazione di immagini ritrovate, nel tempo e soprattutto nello spazio, si propone di trasformare una strada, via Zamboni, e gli elementi architettonici che la caratterizzano, in un originale dispositivo di visione a passo e velocità variabile, offrendo una fruizione differente, in differita ed espansa, di sequenze di fotogrammi d'archivio. Sequenze di pellicole 8mm e 16mm selezionate dall’Archivio di Home Movies, tra migliaia d’altre girate a Bologna da tanti cine-occhi amatoriali, collettori di momenti e dettagli da restituire alla città e agli occhi dei suoi abitanti.
Il progetto rientra in una più ampia ricerca sulla rappresentazione inedita della città nel cinema in formato ridotto e sullo status del fotogramma (un’immagine fissa prigioniera del movimento in quanto esiste solo in funzione di esso). La sfida che i curatori si sono posti è quella di liberare letteralmente i fotogrammi per la strada, pensando a qualcosa di analogo ai dispositivi di animazione pre-cinematografici. Il tentativo di dare movimento alle immagini accompagna l’uomo dall’età delle caverne e percorre tante ere tecnologiche e culturali. Se a un certo punto del percorso l’invenzione del cinema ha dato corpo e credibilità a quest’illusione, producendo immagini fisse a raffica da proiettare su uno schermo, oggi la ri-mediazione su altri supporti e la possibilità di ingrandire i fotogrammi oltre limiti prima inimmaginabili ci permettono di “mettere in scena” sequenze espandendole nel tessuto urbano e sociale.
Per ottenere un effetto Muybridge, tre sequenze di immagini (tratte dai fondi Vittorio Cavina, Gaetano Carrer e famiglia Damiani), ciascuna composta di 16 fotogrammi, sono state lavorate in modo da simulare il movimento nella percezione di chi le vede passando a piedi o con un mezzo di trasporto. In questo modo, percorrendo via Zamboni in un senso o in un altro di una sequenza sviluppata su una linea orizzontale, si ha una progressione lenta, regolare, o piuttosto un forte impatto cinetico.
Ciascun occhio contemporaneo gode quindi di una visione distanziata oppure ravvicinata, consapevole o distratta, persino subliminale. Facendo interagire le linee e le forme dei fotogrammi con lo spazio circostante, questi fotogrammi diventano parte del paesaggio urbano che essi stessi hanno voluto trattenere in un dettaglio e in un momento.
Progetto ideato e curato da Home Movies + Giuseppe De Mattia.
Promosso da Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
Orari di apertura
visibile transitando lungo via Zamboni
Data
Dal: 2018-02-01 00:00:00
Al: 2018-02-28 00:00:00