BOLOGNA ROCK IMP

Il Piano Integrato di Gestione è un piano sperimentale che ha l’obiettivo di configurarsi come uno strumento strategico/operativo con più livelli di approfondimento rivolto ai policy maker della città.

La fruizione della città rappresenta un diritto universale ed è importante abbinare l’infrastruttura tecnica con il dialogo e i processi di inclusione attiva.

Nella Zona U questo principio trova traduzione come autonomia di spostarsi, di studiare, di fruizione culturale e comporta uno sforzo per indirizzare progettazione, pianificazione e design verso un concetto di universalità.

Il Piano Pilota applicato alla città di Bologna, che prevede un coordinamento a diversi livelli con gli strumenti di programmazione e pianificazione, ha rappresentato lo stimolo per individuare quali forme di integrazione fossero da un lato maggiormente adatte a inserirsi nel sistema normativo/pianificatorio consolidato della città, e dall’altro ad essere sufficientemente flessibili per seguire il quadro evolutivo dei processi urbani.

Questa versione nasce dalla sperimentazione fatta sull’area Universitaria storica di Via Zamboni, la Zona U, nell’ambito del progetto ROCK e riporta indicazioni che possono essere di ispirazione e guida operativa per le altre zone della città storica.

Gli aspetti di innovazione legati al Piano Integrato di Gestione sono basati su:

  • una metodologia di lavoro iterativo 
  • il processo di co-design articolato in:
    • modalità di rilevazione delle istanze emerse dai diversi attori coinvolti in relazione allo spazio, alle funzioni e agli usi
    • traduzione delle istanze in criteri guida e valori integrabili nel design di soluzioni, strumenti e progetti per la Zona Universitaria (ma anche di altre zone)
  • sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati e degli impatti generati

Struttura del piano


PRINCIPI
Gli elementi guida del processo di rigenerazione della zona universitaria del centro storico di Bologna

PRIORITÀ STRATEGICHE
Definizione di priorità progettuali identificate sulla base dei 3 principi di ROCK; sono costruite a partire dalla trasformazione di quello che è emerso dai tavoli tematici locali e riguardano un livello politico/strategico, riferito al patrimonio culturale del centro storico della città

COSTRUIRE UNO SPAZIO DI INCLUSIONE

In cui le esigenze delle persone disabili diventano linee guida per tutti

INFORMARE PER ABILITARE
Fornire informazioni oggettive per consentire l’autovalutazione dell’accessibilità

CONSERVARE PER INNOVARE
Interpretare le istanze di conservazione come spinta all’innovazione

 

COSTRUIRE UNO SPAZIO SOSTENIBILE
Per innescare, attraverso esperienze dirette, comportamenti sostenibili che assumano il patrimonio culturale come un bene comune

RIUSO CIRCOLARE
E adattivo del patrimonio per la gestione e uso circolare delle risorse

VERDE E TECNOLOGIE IN AZIONE
Infrastrutture verdi come elementi connettivi degli ecosistemi urbani degli spazi pubblici

 

COSTRUIRE UNO SPAZIO DI RELAZIONE
Perseguire l’accesso attivo di diversi gruppi di persone a spazi e offerta culturale

PIU’ PUBBLICI, DIVERSI PUBBLICI
Favorire la crescente moltiplicazione di situazioni – interazioni – da cui ci si può aspettare una possibile “produzione del pubblico”

PROGETTARE RELAZIONI
Mettere in rete attori di filiere diverse (istituzionali e non) per la co-produzione di valore urbano.